Gerace
Parlando di Gerace non si può fare a meno di ricordare la sua storia, di cui rimangono numerose testimonianze tramandateci da personaggi illustri, artisti e letterati di ogni tempo e luogo.
La Città era circondata anticamente da solide mura turrite che ne delimitavano l'accesso.
Il centro storico era così chiuso in una sorta di fortezza alla quale si accedeva tramite delle porte urbiche. Le strade interne erano lastricate con pietra viva messa di "cozzo", cioè verticalmente per frenare sia il movimento impetuoso dell'acqua piovana che gli zoccoli dei cavalli; il fondo si presentava leggermente ottuso in modo da permettere lo scolo delle acque piovane.
Gli spazi che si aprivano erano destinati a varie funzioni: Piazza del Tocco rappresentante la Curia Civilis (antica sede del Parlamento locale costituito da rappresentanti della nobiltà, della borghesia e dei "mastri"), l'Amministrazione civile; Piazza Tribuna che anticipa l'ingresso alla cittadella vescovile, la Curia Episcopalis, la sede della Madre di tutte le Chiese della Diocesi e sede del vescovo.
Il prospetto principale delle costruzioni nobiliari, che si affaccia di solito sulle arterie principali e sulle piazze della Città, è caratterizzato da maestosi portali sui quali è inciso lo stemma del casato, illeggiadrito da panciuti balconi su cui aprono, all'interno, spazi aperti come cortili e giardini. Intorno alle sedi del potere si estendevano le costruzioni di altri benestanti e del ceto popolare. Tutti questi edifici caratterizzano il paesaggio geracese che nel corso del tempo si è sviluppato in maniera ordinata e secondo precisi criteri urbanistici.
Prima di iniziare la visita della Città di Gerace, il forestiero non può non fare una breve sosta nel Borgo Maggiore, caratteristico per le non poche abitazioni scavate nel tufo, dove ancora oggi è possibile vedere un esperto vasaio modellare vasi di argilla di foggia greca che testimoniano, insieme ai numerosi monumenti, il suo glorioso passato. La Città è abbellita da sontuosi palazzi signorili dotati di portali in pietra lavorata da scalpellini locali. Fra i più significativi vi è Palazzo Grimaldi-Serra (di origine seicentesca, ma rifatto nell'Ottocento); Palazzo Migliaccio in Piazza del Tocco; Palazzo Candida, edificio nobiliare a corte; Palazzo Arcano con un bel portale in pietra; Palazzo Del Balzo, unica struttura civile di Gerace munita di feritoie difensive. Un bel loggiato cinquecentesco si può ammirare presso casa Zangara, mentre l'angolo che si affaccia in via Roma di casa Trombì è ornato da elementi decorativi lapidei. Il portale a tutto sesto di casa Lucifero (XVI-XVII sec.) presenta motivi decorativi ai piediritti e nella chiave di volta. Ed inoltre sono da ammirare le finestre bifore in conci misti neri e gialli. Caratteristica è anche la facciata principale di Casa Marvasi su cui vi è una caratteristica finestra bifora.